Ispezioni piene di colpi di scena e
almeno un nuovo tormentone. È un Bruno Barbieri cattivissimo e
nel pieno della sua veste di ‘cliente rompiscatole’ quello della
settima stagione di 4 Hotel, dall’8 settembre ogni domenica su
Sky e in streaming su Now. “Abbiamo messo dei test che altro che
007… a me Daniel Craig fa, come si dice a Bologna, una
soletta”, scherza lo chef-giudice chiacchierando con i
giornalisti. Mentre parla l’umore è alle stelle e le battute non
mancano – complice la riconferma del programma per un’altra
stagione ancora, l’ottava, le cui riprese cominceranno tra
qualche giorno. Per quanto riguarda quella in arrivo adesso,
ripartirà dal sud della Sardegna, per poi passare da Cagliari,
Genova, lago di Bolsena, riviera del Brenta, Napoli,
Valdobbiadene e Trentino.
In un settore che sta cambiando, Barbieri ha molto da
rivendicare. Grazie alla trasmissione Sky Original realizzata da
Banijay Italia l’hôtellerie italiana “è cambiata moltissimo”, ma
“siamo ancora agli inizi”, sostiene. Prima “i partecipanti
avevano paura di sputtanarsi” (parole sue), mentre ora è chiaro
“che vincono tutti” grazie alla pubblicità che ne deriva, anche
quando viene commesso qualche errore da bacchettare. Il
conduttore, però, su certe cose non può che dar ragione agli
imprenditori. Come per gli affitti brevi: “Possono starmi bene –
commenta – ma necessitano delle regole”. Pure dal punto di vista
qualitativo non è convinto, “ti danno una stanza che alla fine
paghi come un albergo, ma senza comfort”.
Ma, allora, qual è il futuro del settore? Sicuramente uno più
sostenibile: “Con 4 Hotel abbiamo iniziato una crociata –
commenta – abbiamo raccolto in alcune stanze fino a 70, 80 pezzi
di plastica”. Poi, alberghi più piccoli, “boutique hotel”,
racconta Barbieri, dove “il cliente viene preso e coccolato in
una maniera completamente diversa”.
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