Inaugurato alla Fiera del Libro di Francoforte lo Stand collettivo italiano. A tagliare il nastro i ministri della Cultura italiano e tedesco, Alessandro Giuli e Claudia Roth, con l’Ambasciatore d’Italia in Germania Armando Varricchio, il direttore dell’Ufficio di Berlino di Ice – Agenzia Ferdinando Fiore, il presidente dell’Associazione italiana editori (Aie) Innocenzo Cipolletta e del direttore della Buchmesse Juergen Boos, insieme a molti editori italiani. “Da oggi la Buchmesse parla italiano”, ha esordito Cipolletta. Alla più importante Fiera internazionale al mondo per lo scambio dei diritti editoriali, in programma fino al 20 ottobre a Francoforte, sono infatti oltre 230 gli espositori presenti a rappresentare l’editoria italiana. E sono 131 gli espositori, sette Regioni e una Provincia autonoma (Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Veneto e Provincia Autonoma di Bolzano) collocati nello Stand collettivo italiano.
“Siamo qui – ha proseguito il presidente degli editori – pronti a cogliere ogni occasione per crescere ancora di più. Rispetto al 1988, alla nostra prima volta come Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Francoforte, il nostro mercato è oggi quattro volte più grande. E con una buona capacità di imporsi all’estero, con 7.838 diritti di traduzione venduti, quattro volte di più del 2001. Dietro questa forza si nascondono però fragilità – ha ammonito Cipolletta – che, se non affrontate in una logica di sistema, rischiano di indebolirci sul piano interno. Contiamo di affrontarle in un tavolo di filiera con il ministro Giuli”.”Siamo a fianco degli editori – ha assicurato il ministro – il mio ministero vuole aiutare la diffusione del libro, sia come dispositivo fisico che digitale. Bisogna sostenere la lettura nel nostro Paese presidiando le infrastrutture che la rendono possibile e la incentivano, a partire dalle biblioteche di prossimità. Ma vogliamo anche promuovere la lettura tra i giovani attingendo a risorse eccezionali, come quelle della bigliettazione di musei e luoghi pubblici della cultura. Abbiamo a disposizione la ‘Carta Cultura e del Merito’ – ha ricordato – e faremo un’azione per raggiungere tutti i beneficiari, informandoli su come accedere ai loro diritti”.Lo Stand collettivo italiano è la sede, inoltre, di un ricco programma professionale di 21 incontri organizzati da Aie, in collaborazione con Ice – Agenzia e Italia Ospite d’Onore 2024 Fiera del Libro di Francoforte, che coinvolgono tutta la filiera del libro italiana, a confronto con professionisti internazionali. A questi appuntamenti se ne aggiungono altri 9, organizzati da Regioni e Provincia autonoma. Il programma si è aperto oggi con l’incontro “36 anni dopo. Il mercato del libro in Italia oggi”, con i saluti del presidente Cipolletta e gli interventi degli editori Giovanni Hoepli (Hoepli), Stefano Mauri (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) e Susanne Schüssler (Verlag Klaus Wagenbach), moderati da Karen Krüger (Frankfurter Allgemeine Zeitung). Nel corso dell’incontro sono stati presentati i dati dei primi otto mesi dell’anno del mercato trade (saggistica e narrativa comprata nelle librerie, online e nella grande distribuzione) in Italia a cura dell’ufficio studi di Aie sulla base dei numeri forniti da NielsenIQ – GfK. Dai dati risulta un mercato stagnante con -0,1% a valore nei primi otto mesi dell’anno rispetto al 2023,e vendite pari a 915,2 milioni di euro. Negli ultimi cinque anni la spesa dei lettori per l’acquisto di libri di varia adulti e ragazzi è cresciuta di 180 milioni di euro: sono nove milioni di copie di libri in più. Nel 2024 mancano però all’appello, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un milione di copie vendute. Si pubblicano meno titoli: sono quasi 40mila (36.879 per la precisione) le novità pubblicate nella prima parte dell’anno, in leggero calo negli ultimi anni per uno spostamento del mercato verso il Natale. La libreria si conferma il primo canale di vendita per il libro: le librerie fisiche – librerie di catena e indipendenti – raggiungono quota 53,6%, confermandosi il primo canale di vendita del libro. Recupera l’online rispetto all’anno scorso, attestandosi al 41,8%, a scapito della grande distribuzione che copre il 4,6% del mercato. È la narrativa, straniera e italiana, il settore trainante tra i generi: nei primi otto mesi dell’anno più di un libro su tre (il 34,8% per la precisione) di quelli venduti riguarda questo genere. Seguono i libri per bambini e ragazzi (al 15,7%), la manualistica (al 15,3%) e la saggistica (al 13%). Quasi un quarto della spesa dei lettori si rivolge alla micro e piccola editoria: segno del pluralismo che contraddistingue l’editoria italiana, il 23,8% delle vendite a valore dei primi otto mesi dell’anno ha interessato libri di micro e piccoli editori (intesi come tali quelli fino a 1 e a 5 milioni di euro del valore del venduto).