Si è tenuta questa mattina alle 11 la conferenza stampa del ministro dell’Economia Giorgetti sulla Manovra 2025, elencando tutte le novità sulle misure nella prossima legge di bilancio in tema pensioni, bonus, taglio del cuneo fiscale e Irpef.
Aiuti alle famiglie in arrivo
“Non solo confermiamo il taglio, ma prevediamo anche vantaggi per i redditi superiori a 35mila euro fino a 40mila euro, insieme ad altre fasce di reddito. In particolare, poniamo grande attenzione ai redditi medio-bassi, che beneficeranno di una situazione migliore rispetto al passato, e non ci saranno nuove tasse per gli altri”. Parole del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha presentato in conferenza stampa gli interventi della Manovra 2025, approvata dal Consiglio dei Ministri, che ammontano a 30 miliardi di euro lordi.
Tra le misure, spicca la conferma del taglio del cuneo fiscale, con un’attenzione particolare alle famiglie: “Inseriamo un nuovo sistema di calcolo delle aliquote fiscali che aiuta le famiglie numerose e miglioramento di alcuni istituti e che rafforziamo, come congedi parentali da 2 a tre mesi”.
Niente catasto nella Manovra
Ha fatto rumore all’interno della Manovra la mancanza di una riforma del catasto, richiesta da molti. “Non è contenuta nella legge di bilancio – conferma Giorgetti – c’è già nell’ordinamento ed è uno degli impegni assunti nel piano strutturale di bilancio”.
Non si tratta di un “aggiornamento delle rendite catastali ma banalmente quello che già normalmente è previsto per tutti noi, chi ha usufruito del Superbonus deve fare l’aggiornamento delle mappe catastali, per chi non ha mai dichiarato” la casa “andremo con gli strumenti a disposizioni a vedere se esiste e non esiste”.
“Sacrificio” per banche e assicurazioni
Giancarlo Giorgetti, dopo l’approvazione della manovra da parte del Consiglio dei Ministri, ha dichiarato: “C’è un intervento significativo riguardante banche e assicurazioni. Alcuni lo definiscono extraprofitto, altri contributo; io lo considero un sacrificio. Spero abbiate compreso il significato di questo termine, che è stato utilizzato in modo eccessivo nelle ultime settimane. Comprendo le preoccupazioni delle opposizioni e mi dispiace per loro, ma ora è chiaro a tutto il popolo italiano”.
Mentre sulla questione delle accise, Giorgetti ha chiarito che il tema “non è contenuto nella Legge di bilancio: nessuna stangata, è un impegno europeo e sarà gestito” in Parlamento “attraverso il decreto legislativo” in materia.
Tetto per i compensi dei vertici degli enti pubblici
“Tutti gli enti, soggetti e fondazioni che ricevono contributi statali, pur non essendo direttamente sotto la gestione dei ministeri, dovranno rispettare alcune regole fondamentali di buona finanza. Per coloro che beneficiano di tali contributi, abbiamo stabilito che i compensi degli organi di vertice non possano superare l’indennità del presidente del Consiglio dei ministri, un tetto che riteniamo ragionevole”, afferma Giorgetti.
Leo: “Bonus ristrutturazioni al 50% e altro taglio dell’Irpef”
Alla conferenza presenta anche Maurizio Leo, che ha spiegato in dettaglio il meccanismo delle detrazioni: “Ci sarà un diverso andamento a seconda del settore immobiliare e delle ristrutturazioni. Abbiamo stabilito una detrazione unica del 50% per la prima casa e del 36% per le seconde case.” Inoltre, è stata prorogata la detrazione bonus mobili al 50% per gli acquisti effettuati nel 2025.
In arrivo ulteriori modifiche anche sull’Irpef: “Abbiamo stabilizzato le tre aliquote al 23%, 35% e 43%: c’è un collegamento con il decreto legge, ovviamente senza poter prendere particolari impegni perché il gettito del concordato” non è stimato, ma se ci saranno “ulteriori risorse potremo lavorare sul secondo scaglione del 35% per venire incontro al ceto medio”.
Il viceministro Leo: “Assicurazioni pagheranno imposta di bollo annuale”
“Per quanto riguarda le imposte sulle assicurazioni per il ramo terzo e il ramo quinto – quindi non sono toccate le polizze vita – è previsto il meccanismo di pagamento dell’imposta di bollo a carico dell’impresa di assicurazione con un meccanismo temporale, non alla scadenza della polizza come avviene ora”, spiega Leo il meccanismo.
Mentre per quanto riguarda il contributo per le banche “hanno appostate le imposte differite attive, che danno la possibilità di deduzione nel corso del tempo, sospendiamo la deduzione per gli anni 2025 e 2026”.
Taglio cuneo fiscale, come cambia la misura
Il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha annunciato un nuovo meccanismo per il cuneo fiscale, che rimarrà in vigore fino a 20.000 euro. Sarà mantenuta l’impostazione del precedente cuneo, con una rimodulazione delle aliquote: fino a un certo ammontare si applicherà una riduzione, mentre per redditi superiori ci sarà un abbassamento delle aliquote. “E poi, per evitare l’effetto perverso in base a cui al superamento dei 35mila euro si perdeva tutto il beneficio, abbiamo introdotto un meccanismo di detrazione per il lavoro dipendente con decalage fino a 40mila euro in modo da non penalizzare i contribuenti con reddito tra i 35mila e 40mila euro”.
Inoltre, Leo ha comunicato che il governo ha deciso di detassare i premi di risultato per tre anni, riducendo l’imposizione dal 10% al 5%. È stato confermato anche l’innalzamento del tetto per i fringe benefits per i dipendenti, che passeranno da mille euro a duemila euro per le famiglie con figli.
Oltre un miliardo dalla revisione
Per quanto riguarda la revisione delle detrazioni, Leo ha affermato che il gettito dovrebbe superare il miliardo di euro. Sarà introdotto un “tetto di spesa modulato in base al numero di figli” e “posizionato sulle fasce di reddito: per chi guadagna da 0 a 50 mila euro il tetto sarà più elevato, per chi guadagna tra 50 e 100 mila euro sarà più basso, e per chi guadagna oltre 100 mila euro sarà ulteriormente ridotto”. Le detrazioni si applicheranno in base alle spese di riferimento: il 19% per interessi e spese mediche, e il 50% per le ristrutturazioni immobiliari. In sintesi, ci sarà un “tetto basato sul numero di figli e modulato in base alle fasce di reddito, al quale si applicherà l’aliquota pertinente”.
Ritenute anche sulle plusvalenze da bitcoin, che aumenterà dal 26% al 42%. Inoltre, “stiamo lavorando per eliminare il tetto di 750 mila euro per i ricavi della web tax e la soglia di 5 milioni di euro per la parte prodotta in Italia, quindi aboliremo le soglie”, conclude Leo.
Confermate le stime del Piano strutturale di bilancio
Le stime contenute nel Documento programmatico di bilancio inviato dall’Italia a Bruxelles confermano le previsioni del Piano strutturale di bilancio già presentato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Si prevede una crescita del Pil dell’1% nel 2024, dell’1,2% nel 2025, dell’1,1% nel 2026 e dello 0,8% nel 2027. Il rapporto debito/Pil è atteso al 135,8% a fine 2024, salendo al 136,9% nel 2025, al 137,8% nel 2026 e al 137,5% nel 2027. Per quanto riguarda il rapporto deficit/Pil, si prevede una diminuzione dal 3,8% di quest’anno al 3,3% nel 2025, al 2,8% nel 2026 e al di sotto del 3% richiesto dalle normative europee, stabilizzandosi infine al 2,6% nel 2027.