Il greggio cala fino al 5% sui
mercati dopo il mancato attacco di Israele ai pozzi e alle
infrastrutture petrolifere dell’Iran. Il West Texas Intermediate
(Wti) cede il 5,01% a 70,11 dollari al barile, mentre il Brent
del Mare del Nord lascia sul campo il 4,89% a 73,67 dollari al
barile.
Secondo quanto riferito dalla stampa Usa sarebbe stato lo
stesso primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ad
annunciare attacchi solo a obiettivi militari, escludendo quindi
bersagli di altro tipo nel paese degli Ayatollah. Nel frattempo
l’International Energy Angency, alla luce anche del taglio delle
stime sulla domanda di greggio da parte dell’Opec, ritiene che
il mercato sarà piuttosto saturo nella prima parte del 2025. Per
domani sono attese poi le scorte settimanali di greggio negli
Usa, che già la scorsa settimana erano salite oltre le stime di
5,81 milioni di barili a fronte dei 2 milioni previsti.
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