“I soldati italiani non si toccano,
non sono militanti di Hezbollah”. Lo ha detto il vicepremier,
Antonio Tajani, dopo che l’esercito israeliano ha colpito basi
italiane Unifil in Libano, entrando a Torino nel Grattacielo
della Regione Piemonte.
“Quello che sta accadendo – ha aggiunto Tajani – è
inaccettabile. Oggi abbiamo scritto di nuovo al ministro degli
Esteri israeliano: aspettiamo che facciano l’inchiesta e, visto
che ci sono prove inequivocabili che sono stati i soldati
israeliani a sparare contro le basi Unifil, e stamattina c’è
stato un altro incidente in una base in cui c’erano una
settantina di soldati italiani, ribadisco che è inammissibile”.
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