«Integrare i percorsi formativi e delle competenze tra gli esperti della mediazione civile e quelli della «negoziazione» della crisi, appare come la soluzione più efficiente ed efficace per una ripartenza economica utile al Paese. Stesso discorso vale per l’integrazione delle procedure della composizione negoziata della crisi di impresa con quelle di mediazione, regolate dalla riforma Cartabia, che si pone l’obiettivo di ridurre il contenzioso pendente e di non generarne di nuovo e il raggiungimento degli obiettivi del PNRR in termini di efficientamento e competitività del sistema di giustizia».
Lo ha detto Giovanni Battista Calì, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Roma, intervenendo al convegno «Alternative Dispute Resolution nel nuovo codice della crisi», organizzato da Consiglio nazionale dei Commercialisti e la Fondazione Adr Commercialisti, che si è svolto questa mattina presso la Sala del Refettorio della Camera dei deputati.
«Ricordo che, nella disciplina in vigore, gli strumenti di regolazione dello stato di crisi o di insolvenza trovano valorizzata l’autonomia negoziale tra le parti quando è possibile adottare tempestivamente misure idonee a superare o regolare le difficoltà finanziarie delle imprese», evidenzia Calì.
«Tutte le volte che si intraprende una trattativa nell’ottica della continuità aziendale, piuttosto che con fine liquidatorio, infatti, possono essere utilmente impiegate le procedure volontarie e amministrate previste dal nuovo codice che si fondano sulla ricerca di soluzioni concordate e di reciproco interesse: serve dunque un sistema al passo con i tempi».
All’evento sono intervenuti tra gli altri Claudio Durigon, sottosegretario di Stato Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Giancarlo Righini, assessore a Bilancio, Programmazione Economica, Politiche Agricole, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste della Regione Lazio; Fabrizio Santori, commissione Bilancio di Roma Capitale; Antonino Trommino, presidente Fondazione Adr Commercialisti; Elbano de Nuccio, presidente Cndcec.
Per l’ODCEC di Roma, le relazioni di Alessandra Forconi su «Composizione Negoziata Rapporti con le Ctu»; e di Leonardo Fuina su «La Mediazione Civile & Commerciale: da dove siamo partiti e dove stiamo andando?».
Stefania Pieroni e Francesco Romano Iannuzzi, rispettivamente presidente e vicepresidente della commissione Conciliazione e Mediazione dell’Odcec di Roma, affermano: «Da anni la commissione svolge un’azione di dibattito e confronto con le istituzioni e gli operatori per lo sviluppo della mediazione. Auspichiamo una compiuta regolamentazione, da parte del Ministero della Giustizia, delle riforme suddette a completamento della normativa ormai pienamente in vigore, la cui lunga e non più sostenibile attesa rischia di vanificare il pronto adeguamento alle varie direttive in materia adottate della compagine europea e l’opera delle riforme codicistiche compiute dal legislatore italiano. Dunque, sostegno e plauso, da parte della commissione, al convegno organizzato dalla Fondazione Nazionale Adr dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dal Cndcec».